Chez Moi: quella sera in cui siamo stati parte di una fiaba

Le fiabe esistono ancora. Forse non tutti le raccontano, forse non tutti hanno voglia di ascoltarle ma, vi assicuro, esistono ancora.
Sono fiabe moderne, questo è certo. Non sono fiabe con principesse e zucche che diventano carrozze, sono fiabe, invece, che hanno come protagoniste persone buone, che amano di tutto cuore e tu, anche se le vedi per la prima volta, te ne accorgi.

Per me il cibo è sempre stato magia, insomma ragazzi… farina, zucchero, lievito, uova, burro, unisci il tutto, aggiungi un po’ di latte, metti nel forno e diventa una torta! Se non è magia questa!
Ecco, ho trovato chi del cibo ne ha fatto una magia proprio come me: Eleonora.

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Missbake, piacere!

Camminare per il centro di Bologna è sempre un piacere, i vicoletti e le strade limitrofe alle piazze principali riservano fantastiche sorprese e così, camminando camminando, in una di quelle giornate in cui il tempo variava da soleggiato con 20 gradi a piovoso con 10, mi sono fermata per una merenda da Missbake e ho colto l’occasione per scoprire qualcosa in più su questo angolo di golosità a 10 metri da via D’Azeglio.

Accolta da Stefania, una delle socie fondatrici, responsabile creativa di tutta la linea dolce e salata, ho scoperto intanto, come amo fare, l’origine di questo nome: “Missbake è stato scelto per assonanza con la parola inglese “mistake”, ossia “errore”, poiche’ in questo locale ogni prodotto, sia dolce che salato, nasce da una rilettura personale che esula consapevolmente dagli schemi canonici della cucina e della pasticceria tradizionali per privilegiare uno stile peculiare, eclettico e profondamente ironico che, ad un primo sguardo superficiale potrebbe essere facilmente interpretato come un semplice insieme di errori. E così da “mistake” siamo passate a “Missbake”, con la K upside-down proprio per sottolinearne la stravaganza!

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