San Patrignano accoglie, dal 1978, ragazze e ragazzi con problemi di tossicodipendenza in modo totalmente gratuito, offrendo loro una casa, assistenza sia sanitaria che legale, formazione professionale, ma soprattutto il calore di una famiglia.
Ad oggi, ospita 1200 giovani che tutti i giorni si impegnano per riacquistare fiducia in sé e rispetto degli altri, cercando di superare i propri limiti e diventare persone migliori.
Il modello di recupero passa attraverso un percorso educativo, fondato sul riconoscimento di valori universali e un percorso di formazione professionale che risulterà fondamentale quando i ragazzi si reinseriranno nella società. Per questo motivo, San Patrignano ha, al suo interno, decine di laboratori, dal forno, al caseificio, dalla norcineria alla cantina, dalla pelletteria alla tessitura.
Potrete vedere sul sito della comunità tutte le iniziative e le attività realizzate, che vedono protagonisti questi ragazzi ogni giorno.
In occasione del Natale, hanno lanciato l’ #unnatalebuonoduevolte per invitare ad esserci buoni una volta in più diffondendo e dando voce a questa realtà meravigliosa.
Se anche voi, come me, siete in procinto di acquistare doni per i vostri cari, vi consiglio vivamente un giro sullo shop della Comunità e creare la vostra Christmas box, all’interno della quale mettere prodotti artigianali, risultati di sperimentazione e di ricette recuperate dalla tradizione del territorio. Realizzati all’interno dei laboratori di San Patrignano, questi non sono solo alimenti ma emblema di solidarietà, vicinanza, calore ed unione, i simboli che da sempre associamo al Natale.
In particolare, vi segnalo il Panettone di San Patrignano, preparato secondo la ricetta dei loro maestri pasticcieri utilizzando solo materie prime di alta qualità. Morbide uvette, scorze di arancia di Ribera e profumati cedri siciliani conditi manualmente nei laboratori, miele e baccelli di vaniglia. Tutto ha un inizio, ovviamente, e ciò che dà il principio a questo panettone tanto goloso è il lievito madre di cui si occupano i ragazzi della Comunità. Tre giorni consecutivi di preparazione e nutrimento del lievito madre con doppia lievitazione di 24 ore consentono di ottenere un prodotto leggero e fragrante.
Il Torrone friabile di San Patrignano, invece, è lavorato manualmente con una lenta cottura a bagnomaria, realizzato con nocciole pregiate IGP Piemonte e miele millefiori di San Patrignano, ottenuto da fioriture spontanee, con metodo di estrazione, affioramento e filtrazioni tradizionali.
Se agli omaggi mangerecci volete abbinare delle decorazioni natalizie per la casa, sappiate che quelle della comunità di San Patrignano sono fatte con materiale di recupero: cartone e colore destinati allo smaltimento. I disegni artistici sono quelli utilizzati per le carte da parati realizzate dalla comunità, la lavorazione è ovviamente manuale, a cura dei ragazzi del Design Lab di San Patrignano.
Spero di avervi dato un buono spunto per i regali di Natale e che possiate trovare delle idee per stupire le persone che amate, facendo del bene, perché, si sa, a fare del bene, ci si sente bene.